Nel fine settimana la "due giorni"
sulla Repubblica Libera di Carnia
A pochi giorni dall'inaugurazione della mostra storico-documentaria allestita a Tolmezzo, il cammino del progetto "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia", l'iniziativa prosegue prosegue con il convegno internazionale in programma venerdì a Udine e sabato ad Ampezzo. A pochi giorni dall'inaugurazione della mostra storico-documentaria allestita a Tolmezzo, il cammino del progetto "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia" prosegue con il convegno internazionale di studi storici sul tema "1944. Una lotta per la libertà e la democrazia. La Repubblica partigiana della Carnia e dell'Alto Friuli nel contesto italiano ed europeo", che si svolgerà venerdì 23 settembre (dalle ore 9.30) nella sala Gusmani di palazzo Antonini (sede dell'Università) a Udine e sabato 24 settembre (dalle ore 9.00) nella sala del municipio ad Ampezzo.
Il Convegno internazionale di studi storici - promosso dall'Università di Udine e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione - risponde all'esigenza, espressa da protagonisti (primo fra tutti Giovanni Spangaro, appassionato ideatore e promotore dell'iniziativa), da studiosi e da cittadini, di "ricordare", ricordare per reagire all'opera di svilimento e di denigrazione di eventi fondanti della nostra identità culturale e civile. A oltre 60 anni dalla Resistenza avanza tuttavia anche un'altra esigenza, che il Convegno raccoglie e si propone di sviluppare: approfondire il contesto storico in cui si è concretizzata l'esperienza della Repubblica della Carnia.
Significa esplorare nuovi temi e ambienti finora poco considerati, attraverso i documenti resi disponibili con il passare degli anni; ma significa soprattutto applicare alla storia della Resistenza quadri interpretativi più ampi, collocandola nella prospettiva lunga dell'Italia unita, nella storia della Resistenza europea; e infine utilizzare, per studiarla, le metodologie e le problematiche elaborate dalla storiografia contemporanea nel corso dei decenni seguiti alla seconda guerra mondiale, fino a oggi.
Il Convegno sarà strutturato in modo da partire dall'esperienza delle più significative repubbliche partigiane europee: quella francese, le zone libere balcaniche e nei territori dell'URSS invasi dai nazifascisti. Una seconda sessione sarà quindi dedicata alla vicenda delle zone libere italiane, osservate in prospettiva comparata sulla base di alcuni temi di indagine precisi. Infine, la terza parte dei lavori sarà specificatamente rivolta alla storia della Repubblica partigiana della Carnia e dell'Alto Friuli. Il suo significato storico sarà oggetto di una complessiva riconsiderazione, arricchita dagli apporti di nuove fonti documentarie. I principali nodi tematici sui quali si richiamerà l'attenzione dei partecipanti riguarderanno in primo luogo i rapporti tra formazioni partigiane e popolazione, che nelle zone libere si concretizzarono in forme particolari, dando vita a sperimentazioni singolari; quindi la complessa questione delle diverse posizioni politico-ideologiche del movimento resistenziale e di come tali differenze si riflessero nella vita politica e sociale della Repubblica della Carnia e delle altre esperienze di repubbliche partigiane.
E, ancora, la delicata questione della "violenza", intesa sia come oggettivo contesto di guerra sia come opzione accettata o meno di lotta resistenziale. Specifici interventi saranno dedicati a importanti argomenti quali la questione di genere nella storia delle repubbliche partigiane, la presenza e il ruolo del mondo cattolico, le problematiche relative alla dimensione economica, sanitaria e di cultura materiale nella vita dei territori liberati.
A illustrare tutti questi temi - dopo il saluto dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico - saranno Luigi Ganapini (Università di Bologna) che presiederà la prima sessione, Olivier Wieviorka (Scuola Normale Superiore di Cachan, Francia), Simone Bellezza, Eric Gobetti.
Nella seconda sessione - presieduta da Umberto Sereni - si alterneranno Sandro Peli (Università di Padova), Thomas Schlemmer, Michael Koschat (Liceo Federale Superiore di Spittal/Drau, Austria) e Chiara Fragiacomo (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione).
Alla terza sessione (ad Ampezzo, sabato mattina), presieduta da Andrea Zannini (Università di Udine) parteciperanno Matteo Ermacora, (Università di Venezia), Alberto Buvoli (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione), Liliana Ferrari (Università di Trieste), Monica Emmanuelli (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione), Fabiana di Brazzà (Università di Udine), Fulvio Salimbeni (Università di Udine). Le considerazioni conclusive saranno del prof. Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Anpi.
dal sito Alto Friuli: http://altofriuli.com/incontri-e-convegni/nel-fine-settimana-la-due-giorni-sulla-repubblica-libera-di-carnia.htm
Il Convegno internazionale di studi storici - promosso dall'Università di Udine e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione - risponde all'esigenza, espressa da protagonisti (primo fra tutti Giovanni Spangaro, appassionato ideatore e promotore dell'iniziativa), da studiosi e da cittadini, di "ricordare", ricordare per reagire all'opera di svilimento e di denigrazione di eventi fondanti della nostra identità culturale e civile. A oltre 60 anni dalla Resistenza avanza tuttavia anche un'altra esigenza, che il Convegno raccoglie e si propone di sviluppare: approfondire il contesto storico in cui si è concretizzata l'esperienza della Repubblica della Carnia.
Significa esplorare nuovi temi e ambienti finora poco considerati, attraverso i documenti resi disponibili con il passare degli anni; ma significa soprattutto applicare alla storia della Resistenza quadri interpretativi più ampi, collocandola nella prospettiva lunga dell'Italia unita, nella storia della Resistenza europea; e infine utilizzare, per studiarla, le metodologie e le problematiche elaborate dalla storiografia contemporanea nel corso dei decenni seguiti alla seconda guerra mondiale, fino a oggi.
Il Convegno sarà strutturato in modo da partire dall'esperienza delle più significative repubbliche partigiane europee: quella francese, le zone libere balcaniche e nei territori dell'URSS invasi dai nazifascisti. Una seconda sessione sarà quindi dedicata alla vicenda delle zone libere italiane, osservate in prospettiva comparata sulla base di alcuni temi di indagine precisi. Infine, la terza parte dei lavori sarà specificatamente rivolta alla storia della Repubblica partigiana della Carnia e dell'Alto Friuli. Il suo significato storico sarà oggetto di una complessiva riconsiderazione, arricchita dagli apporti di nuove fonti documentarie. I principali nodi tematici sui quali si richiamerà l'attenzione dei partecipanti riguarderanno in primo luogo i rapporti tra formazioni partigiane e popolazione, che nelle zone libere si concretizzarono in forme particolari, dando vita a sperimentazioni singolari; quindi la complessa questione delle diverse posizioni politico-ideologiche del movimento resistenziale e di come tali differenze si riflessero nella vita politica e sociale della Repubblica della Carnia e delle altre esperienze di repubbliche partigiane.
E, ancora, la delicata questione della "violenza", intesa sia come oggettivo contesto di guerra sia come opzione accettata o meno di lotta resistenziale. Specifici interventi saranno dedicati a importanti argomenti quali la questione di genere nella storia delle repubbliche partigiane, la presenza e il ruolo del mondo cattolico, le problematiche relative alla dimensione economica, sanitaria e di cultura materiale nella vita dei territori liberati.
A illustrare tutti questi temi - dopo il saluto dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico - saranno Luigi Ganapini (Università di Bologna) che presiederà la prima sessione, Olivier Wieviorka (Scuola Normale Superiore di Cachan, Francia), Simone Bellezza, Eric Gobetti.
Nella seconda sessione - presieduta da Umberto Sereni - si alterneranno Sandro Peli (Università di Padova), Thomas Schlemmer, Michael Koschat (Liceo Federale Superiore di Spittal/Drau, Austria) e Chiara Fragiacomo (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione).
Alla terza sessione (ad Ampezzo, sabato mattina), presieduta da Andrea Zannini (Università di Udine) parteciperanno Matteo Ermacora, (Università di Venezia), Alberto Buvoli (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione), Liliana Ferrari (Università di Trieste), Monica Emmanuelli (Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione), Fabiana di Brazzà (Università di Udine), Fulvio Salimbeni (Università di Udine). Le considerazioni conclusive saranno del prof. Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Anpi.
dal sito Alto Friuli: http://altofriuli.com/incontri-e-convegni/nel-fine-settimana-la-due-giorni-sulla-repubblica-libera-di-carnia.htm
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