David Zanirato |
La Carnia riscopre il Vallo del Littorio |
Martedì 12 Luglio 2011, Il Gazzettino |
Prosegue in Carnia la riscoperta degli sbarramenti del Vallo Alpino del Littorio, creati negli anni Quaranta per controllare e difendere i confini d'Italia da potenziali invasori, da Ventimiglia a Fiume, secondo i dettami dell'allora Capo di Stato Maggiore Rodolfo Graziani. Il Comune di Preone, in collaborazione con l'impresa Co.Ge.P. di Renato Paschini e con il contributo del progettista Sergio Silvestri dell'Associazione "X Regio", danno l'appuntamento per venerdì 22 luglio con l'inaugurazione della postazione militare n. 1 del Vallo Alpino, posta alla confluenza del fiume Tagliamento e il torrente Lumiei, che è stata oggetto di recente di un intervento di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio dell'architettura fortificata, in località Tas Vals a Preone. Alle 18 a Palazzo Lupieri ci sarà la presentazione multimediale degli interventi e il dibattito; a seguire alle 19 presso il sito fortificato ci sarà la visita guidata. «Il successo che ha già coronato l'intervento di valorizzazione storico-turistica culturale delle fortificazioni del Vallo Alpino a Villa Santina dal 2005 ad oggi, e che ha portato centinaia di turisti e visitatori a riscoprirne le bellezze naturali - commenta Silvestri - reca in sè anche il merito di aver dato paternità ad altri interventi di valorizzazione che oggi sempre in maggior numero interessano nuovi comprensori di questa bella e non sempre conosciuta zona della regione». Oltre agli sbarramenti 51 e 52 di Villa Santina in questi anni si sono recuperati anche quelli di Comeglians dove ci sono 7 fortificazioni tra le frazioni di Runchia e Povolaro (sbarramento 34), importanti all'epoca perchè poste alla confluenza tra il torrente Degano e il Rio Margò; poi a Paluzza (sbarramento 7) nelle zone del Moscardo, di Timau, di Naunina; infine a Cavazzo Carnico (sbarramenti 58 e 63), una quarantina di fortificazioni poste sul Monte Festa, in quello che era il nodo cruciale alla confluenza tra il Fella e il Tagliamento. Per quanto riguarda l'intervento di Preone nel dettaglio ci sono stati il ripristino delle strutture murarie interne, la protezione e recupero delle pareti esterne, l'inserimento dell'illuminazione nelle vie d'esodo, il ripristino delle chiusure con porte disegnate secondo i dettami dell'epoca. |
Uno spazio per documentarsi e confrontarsi sulle vicende della seconda guerra mondiale in Friuli, in particolare nella zona del Gemonese
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martedì 12 luglio 2011
Un piano per recuperare le fortificazioni del Vallo Alpino
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ma chi se ne frega del vallo del littorio,una delle molte follie del fascismo, doveva servire a far fronte ad eventuali attacchi nazisti poi il fascismo è diventato il miglior alleato del nazismo.
RispondiEliminaLasciamo il recupero ai nostaglici del fascismo.
Ignorante: cosa c'entra il fascismo? Oggi, per la Carnia il recupero di queste strutture puo' essere un importante impulso turistico!
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