Album di guerra

Album di guerra
I Partigiani del Battaglione "Prealpi" a Gemona

giovedì 14 febbraio 2013

Interessante appuntamento a Venzone:


Una mostra e un viaggio tra ricordi e memorie per conoscere quanto accaduto in
Friuli tra il 1943 e il 1945 e non dimenticare.
Un progetto itinerante che coinvolge i ragazzi dei paesi situati lungo la vecchia
linea ferroviaria che da Udine portava in Germania, paesi che hanno visto passare i
treni carichi di persone in viaggio verso il nulla.

Scuola primaria e scuola secondaria
di primo grado di Venzone
Lo Sbilf - Rete di scuole dell’Alto Friuli
Progetto “Strade di cittadinanza”
Comune Venzone
Pro Loco Pro Venzone



Venerdì 15 febbraio 2013 alle ore 18:00
Auditorium delle scuole di Venzone

Programma:

- Saluto dell’Amministrazione comunale
- Letture e riflessioni degli alunni della classe 3^ della scuola secondaria di primo grado
- Introduzione al filmato a cura del prof. Luciano Simonitto
- Proiezione del filmato, opera di Giacinto Iussa, nel quale sette donne raccontano quanto è avvenuto lungo la vecchia linea ferroviaria cha da Udine portava in Germania e alla stazione di Carnia dove hanno visto passare tradotte di deportati civili e militari
- Raffaella Cargnelutti illustra la mostra “Alla gentilezza di chi la raccoglie” - taccuino di prigionia dello scultore Giulio Cargnelutti (1912-2007) e lettere che riuscì a scambiare con la famiglia nei terribili mesi (luglio 1944 - maggio 1945) trascorsi nel campo di concentramento di Buchenwald
- Video del brano musicale in inglese Train to nowhere - Treno verso il nulla, composto da Mattia Del Moro sulle parole scritte da suo nonno Giulio Cargnelutti alla moglie Eugenia dal campo di concentramento di Buchenwald.

mercoledì 6 febbraio 2013

Giovedì a Buja si presenta "Carnia 1944, il sangue degli innocenti"


 Giovedí 7 febbraio alle 20, all’osteria di Parús a Saramont,  (Sopramonte di Buja), nell’ambito della rassegna "Fra memoria e ricordo, alla ricerca della verità" promossa da "El Tomât", si proietterà il video: Carnia, il sangue degli innocenti (www.nn-media.eu) un video «per sapere cos'è realmente successo sulle malghe carniche nel 1944». Dino Ariis e Pieri Stefanutti, rileggendo la documentazione bibliografica disponibile, andando alla ricerca di nuovi testi e documenti e, soprattutto, cercando dei testimoni diretti in grado di rievocare quelle esperienze lontane, sono riusciti dapprima a produrre un video, "Pramosio, il giorno dell'infamia", presentato nel luglio del 2007 e poi, attraverso un'azione ancor piú serrata, al di qua e al di là del confine, ad arrivare, con il nuovo video, "Carnia, il sangue degli innocenti" , a offrire delle risultanze per  ricostruire le reali dinamiche del passaggio delle controbande naziste nelle malghe carniche (decine di pastori uccisi perchè  accusati di sostenere la Resistenza). Il video approfondisce anche altri episodi controversi, per esempio sostenendo che non esistono riscontri oggettivi alla veridicità di episodi di violenze  attribuite ai partigiani carnici oltre confine di cui, ogni tanto, emerge notizia su pubblicazioni e giornali e offrendo una ricostruzione dettagliata delle vicende degli eccidi delle malghe di Lanza e Cordin, che anticiparono i più noti dolorosi fatti di Pramosio e della Valle del But.





domenica 3 febbraio 2013

Appello per consentire la digitalizzazione dell'Archivio Anpi


Il Blog "Vicende di Guerra, tra Carnia e Gemonese"  si associa a quanti ritengono fondamentale, per la ricostruzione storica delle vicende del territorio, poter giungere alla digitalizzazione ed alla catalogazione informatica dei documenti conservati presso l'archivio dell'Anpi per avere poi la possibilità di accedervi anche via web.

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Archivio Anpi sul web:
mancano fondi

Udine, il progetto costa 55 mila euro, alla Regione ne sono stati chiesti, finora invano, 20 mila. E scoppia la polemica

di Maurizio Cescon
UDINE. Servono 55 mila euro, spalmati in tre anni, per realizzare la digitalizzazione dell’archivio storico dell’Anpi di Udine e metterlo a disposizione sul web, per sempre, dei cittadini, degli studiosi e degli appassionati di storia. Materiale prezioso, migliaia di documenti e fotografie rari che abbracciano un lasso di tempo di 50 anni, dal 1920 al 1970.
Eppure i soldi mancano. Il Comune un piccolo contributo l’ha stanziato, la fondazione Crup, la Lega Coop e la Coop consumatori, così come la Unipol hanno fatto il loro dovere. Mancano la Provincia («ma il presidente Fontanini in persona sta provvedendo», è stato sottolineato) con i suoi 8 mila euro e soprattutto la Regione che dovrebbe stanziare 20 mila euro. «In attesa di questi finanziamenti - spiega il vice presidente dell’Anpi, l’onorevole Elvio Ruffino - i soldi li stiamo mettendo noi, speriamo che la situazione si sblocchi, questi aiuti sono indispensabili».
Se Ruffino mantiene un aplomb invidiabile, ci pensano Mauro Travanut e Anna Maria Menosso, consiglieri regionali del Pd presenti nella sede Anpi per l’illustrazione del progetto, a “pungere” la giunta Tondo.  (...)
Il progetto esecutivo sarà curato da uno specifico gruppo di lavoro organizzato e coordinato da Ugo Falcone e Stefano Perulli dell’Agenzia italiana per il patrimonio culturale (Aipc).
E’ previsto il riordino, l’inventariazione e la valorizzazione, attraverso lo “sbarco” su Internet, delle due grandi parti dell’archivio, quella cartacea e quella fotografica.  (...) E’ stata anche inoltrata una richiesta per ottenere l’Alto patrocinio della presidenza della Repubblica.
«Se tutto l’imponente archivio è arrivato fino a noi - ha detto il vice presidente Anpi Ruffino - lo dobbiamo al puntiglio del presidente Federico Vincenti (a 91 anni presente all’incontro, assieme al segretario Luciano Rapotez, quasi 93 primavere, ndr) che in questi decenni, con metodo e precisione, ha catalogato ogni reperto. E’ materiale raro e straordinario, non dobbiamo perderlo». Nel suo intervento il soprintendente archivistico, dottor Pierpaolo Dorsi ha parlato di «archivio che è uno dei gioielli di Udine» e che «occuparsi di finanziare questo tipo di iniziative ha valore etico».
Il professor Neil Harris, direttore del Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali dell’ateneo, ha spiegato che «ci troviamo di fronte a un archivio affascinante. Come università ci teniamo a collaborare per questo tipo di micro interventi qualitativi che possono far crescere il territorio».
Nel suo saluto l’assessore alla cultura del Comune di Udine Luigi Reitani ha dichiarato che «ci troviamo di fronte a una grande impresa. Investire in cultura non è una cosa effimera, ma si agisce sulle strutture della società, sul nostro patrimonio collettivo».
Anche il presidente dell’Istituto friulano per la storia del Movimento di Liberazione, Giovanni Spangaro, carnico e giovanissimo partigiano tra il 1943 e il 1945, ha evidenziato «come tali iniziative contribuiscono ad accrescere il valore e il prestigio della storia locale. Ed è Federico Vincenti che prima di tutti dobbiamo ringraziare, perchè ci ha consentito, in 60 anni di lavoro qua dentro, di fare arrivare fino ai nostri giorni tutta una mole di documenti».
Da: Messaggero Veneto,  3 febbraio 2013
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