Album di guerra

Album di guerra
I Partigiani del Battaglione "Prealpi" a Gemona

lunedì 6 giugno 2011

Quei silenziosi gesti di solidarietà verso le vittime dei "treni della notte"

Uno dei capitoli sinora meno esplorati della Resistenza friulana è quello delle ore buie seguite all'8 settembre, con la deportazione di migliaia di militari e civili cui, nelle stazioni friulane, in tanti cercarono di prestare soccorso e aiuto.
Di quei fatti molto ha scritto il prof. Simonitto di Venzone, testimone diretto delle vicende del casello di Carnia; se ne è parlato anche in un recente incontro a Gemona, quando sono stati citati episodi di solidarietà accaduti proprio in quella stazione. Sono state effettuate anche diverse videointerviste, nella zona Venzone - Carnia - Pontebba che speriamo possano in breve confluire in un video distribuito pubblicamente.

Frattanto nella stazione di Udine è stata inaugurata una targa a ricordo di quelle persone (in massima parte donne) che prestarono il loro aiuto ai deportati.


Mercoledì 1° giugno nel piazzale della Stazione

Scoperta la targa a ricordo 
delle donne friulane della resistenza civile

L’iscrizione ricorda le donne che durante l’occupazione nazista, mettendo in pericolo 
la propria vita, raccoglievano dai convogli in transito i biglietti di saluto dei prigionieri deportati
L’iniziativa ha celebrato le donne friulane che durante l’occupazione nazista, sfidando il pericolo, raccoglievano i biglietti di saluto lasciati cadere dai convogli ferroviari carichi di prigionieri diretti verso i campi di concentramento e di sterminio. Queste “eroine” silenziose, che si recavano lungo la linea ferroviaria anche per portare generi di conforto, consegnavano i messaggi agli impiegati delle poste, che provvedevano a spedirli ai familiari dei deportati. “Accanto a quella partigiana – ha sottolineato il sindaco di Udine Furio Honsell – c’era anche la resistenza civile di tante persone, soprattutto donne, che hanno saputo essere protagoniste con piccoli gesti di straordinaria umanità e coraggio”.
Nel corso della cerimonia insieme al primo cittadino ha preso la parola la presidente del comitato scientifico “Donne resistenti”, Paola Schiratti, che ha voluto ribadire l’impegno nel proseguire le ricerche documentali relative alle donne friulane della resistenza. L’iniziativa, curata dal comitato “Donne resistenti” e dal Comune di Udine, ha trovato la piena condivisione di diversi enti: Anpi, Aned, Core, Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, Donne in Nero, Cif, Donne e impresa, gruppi della Provincia di Udine di Idv, Sinistra Arcobaleno e Pd, commissione Pari Opportunità del Comune e della Provincia di Udine.
Sulla cerimonia di Udine vedi anche:
www.youtube.com/watch?v=QdqyFEFWGhM 

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