Resistenza, il ricordo di Romano Zoffo
Messaggero Veneto, 23 agosto 2013
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Vinaio negli anni '40 |
LAUCO Organizzata dalla Pro loco, in collaborazione con la Casa del Popolo e con il patrocinio del Comune, si è tenuta a Lauco una serata sulla Resistenza in Carnia. L’altopiano, zona centrale e strategica, ha visto a Salvins di Vinaio la sede del comando del battaglione Carnia della formazione Osoppo, guidato, fino al settembre 1944, dal comandante di origini carniche Romano Zoffo, conosciuto come Barba Livio. La sua figura è stata tratteggiata da Laura Matelda Puppini: ufficiale dell’Esercito, reduce dalla Croazia ove aveva combattuto con gli italiani occupanti, viene descritto come uomo severo ma anche come uomo giusto e metodico. Attento e sensibile alle esigenze individuali degli osovani, promosse pure, con il sacerdote di Vinaio don Francesco Zaccomer, il taglio di un bosco comunale per poter distribuire alle povere famiglie locali la terra da coltivare. Per questo fu accusato di essere comunista, mentre era un cattolico e di idee vicine a quelle del Partito d’Azione e al Socialismo riformista. In seguito fu nominato comandante della Brigata Osoppo - Carnia, ma fu inviato nell’ottobre 1944 alla prima brigata guidata da Bolla (Francesco De Gregori) in val Resia. Durante una operazione di guerra a Tarcento, chiese la resa del presidio cosacco. Ma venne catturato, seviziato e ucciso a villa Orter. Ricordati pure Tranquillo De Caneva, Gino Beorchia, i sacerdoti don Zaccomer, don Giulio Mentil e don Giovanni Pascolini. Presente alla serata anche Romano Marchetti. (g.g.)
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Foto giovanile di Romano Zoffo |