Nella valle di Ledis, sopra Gemona, tra il Monte Cjampon e la Venzonassa, nel 1946, i partigiani osovani avevano eretto una chiesetta votiva in memoria dei trentun caduti per la libertà della zona, dei quali sedici appartenevano al battaglione "Prealpi " che in quel luogo era stato costituito ed aveva avuto sede permanente, ospitando anche una missione inglese che operò in zona sino alla Liberazione.
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La chiesetta di Ledis |
Era stato nell'inverno 1944-45 che Pietro Londero (Sardo), comandante di quel nucleo osovano, aveva assunto con i suoi compagni l'impegno che chi fosse sopravvissuto agli eventi bellici, avrebbe eretto una costruzione religiosa al ricordo della memoria dei compagni caduti. La promessa era stata mantenuta ed il manufatto inaugurato il 29 settembre 1946. L'edificio fu poi distrutto dal terremoto del 1976 assieme all'attiguo rifugio edificato appena quattro anni avanti. Ambedue i fabbricati sono stati riattati e, dal 1986, resi agibili.
Ogni anno, l'ultima domenica di agosto, vi si svolge una commemorazione.
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Un momento della commemorazione |
Quella di quest'anno ha previsto la celebrazione di una S. Messa presso la Chiesetta di Madone di Ledis, al termine della quale ci sono stati gli interventi del vicesindaco Roberto Revelant per il comune di Gemona, di Roberto Volpetti per l'A.P.O. e di Lodovico Copetti per la Sezione A.N.P.I. di Gemona - Venzone che ha letto il volantino commemorativo poi distribuito agli intervenuti e ricordato i caduti che sono indicati nelle due lapidi poste nella chiesetta di Madone di Ledis. Al termine, come di consuetudine, c'è stato il pranzo offerto dalla borgata gemonese di Taviele. Erano presenti anche il Presidente della Sezione A.N.P.I. di Gemona - Venzone Lorenzo Londero e il consigliere Carlo Artico, il coro degli alpini di Gemona che ha accompagnato la celebrazione e un numeroso pubblico.
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Lapide per i caduti garibaldini e osovani |
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Lapide per i caduti del Prealpi |
E' importante segnalare che per la prima volta si è realizzata un'iniziativa congiunta nel Gemonese tra l'A.P.O. e l'A.N.P.I. (Sez. Gemona- Venzone), prendendo spunto dal fatto che, nella bandiera del Battaglione e nelle lapidi dei caduti collocate nella chiesetta, siano citati fianco a fianco le formazioni osovane e quelle garibaldine, a sottolineare unità di impegno comune.
(Si ringrazia Lodovico Copetti, segretario della sezione Anpi di Gemona-Venzone, autore del servizio fotografico)
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