Album di guerra

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I Partigiani del Battaglione "Prealpi" a Gemona
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martedì 20 maggio 2014

Il ricordo del Comandante Daniel, dalla Russia alla Val del Lago, dalla Val d'Arzino a Clauzetto


Clauzetto, tutti uniti per ricordare “Daniel”
La cerimonia per i 70 anni della morte del comandante partigiano russo Serracchiani: rilanciamo da qui un messaggio di pace per tutta l’Europa

(Messaggero Veneto, 19 maggio 2014)

CLAUZETTO. Le associazioni partigiane dell’Anpi e dell’Apo, il presidente della regione Debora Serracchiani, i sindaci della Val d’Arzino, le autorità civili e religiose russe hanno ricordato, nel 70º della sua scomparsa, Danijl Avdeev Varfolomeievic “Daniel”, comandante partigiano del battaglione Stalin, della brigata Garibaldi-Picelli, caduto a 27 anni in combattimento contro i nazisti a San Francesco di Vito d’Asio alla fine di ottobre del 1944, insignito alla memoria dallo stato italiano di medaglia d’oro al valoro militare.
Nell’orazione ufficiale Giuseppe Mariuz, presidente dell’Anpi ha ricordato «il comandante Daniel quale protagonista di quel grande movimento resistenziale contro il nazifascismo che in tutta Europa coinvolse milioni di persone d’ogni nazionalità, età, sesso, fede politica e religiosa». Danijl Avdeev, nato in una povera e numerosa famiglia contadina a Vokhomsk, oltre gli Urali, è arrivato in Friuli, fuggendo da un lager nazista. La sua storia avventurosa lo vede ufficiale di cavalleria allo scoppio della guerra contro la Russia, catturato dai nazisti, Daniel fugge e raggiunge le sue linee. Degradato, processato per essersi fatto catturare dai nazisti, viene inviato al fronte in un battaglione di punizione. Nuovamente prigioniero dei nazisti, internato a Mulhberg e a Monaco, evade una seconda volta. Raggiunge la Svizzera, poi l’Italia e, in val d’Arzino, diventa, per meriti acquisiti in combattimento, comandante del battaglione Stalin composto da russi, georgiani e italiani, prima di cadere a sua volta in uno scontro con i tedeschi alla fine di ottobre del 1944, scontro ingaggiato per permettere ai suoi compagni di sganciarsi.
Sulla sua tomba, fuori le mura del cimitero di Clauzetto, in tanti gli hanno reso omaggio provenienti da tutta la regione e dalla comunità russa. Picchetto d’onore e fanfara della Brigata Julia, a introduzione della cerimonia commemorativa coordinata da Jurij Cozianin dell’Apo di Udine. Il discorso ufficiale di Giuseppe Mariuz sulla figura del comandante “Daniel”, pronunciato a nome dell’Anpi regionale è stato preceduto dagli interventi dei sindaci di Clauzetto e Vito d’Asio Flavio Del Missier e Pietro Gerometta. I Comuni di San Vito e di Spilimbergo hanno inviato il gonfalone. Accanto a Debora Serracchiani, Cenghis Mukamadir, per il consolato generale russo in Italia di Milano, Elena Tuksumskaja presidente del Centro di sviluppo trasnazionale Russo di Palmanova, Carlo Dall’Ava, console onorario russo a Udine e padre Vladimir Melnicuk della Chiesa ortodossa russa, che ha piantato una betulla davanti alla tomba di Daniel.
Significative le parole di Debora Serracchiani che ha ricordato quella grande esperienza friulana di libertà rappresentata dalla Repubblica partigiana della Carnia. «Ci riunisce oggi sulla tomba del comandante Daniel – ha detto Serracchiani – un grande messaggio di pace che il Fvg fa proprio e rilancia, nutrendo il dialogo e l’operosa collaborazione con i popoli di lingua slava e con quelli di lingua tedesca. Abbiamo conosciuto l’orrore di due guerre sanguinose e la paura raggelante di una terza, proseguiremo con determinazione e fiducia su cammino della pace, raccogliendo l’esempio di coloro che preferirono morire anziché sopportare l’ingiustizia».
Sigfrido Cescut
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mercoledì 14 maggio 2014

Ricordo del comandante Daniel, a 70 anni dalla morte in combattimento

Tra sabato e domenica prossima verrà ricordata la figura del "comandante Daniel", l'ufficiale russo caduto combattendo nelle fila della Resistenza friulana, alla testa del Btg. "Stalin", contro l'offensiva nazista.  Daniel e il suo Btg. operarono a lungo anche nella Valle del Lago (per un approfondimento di quelle vicende vedi http://cjalcor.blogspot.it/2012/03/letture-valdelaghine-quei-partigiani.html  e http://gemonese4445.blogspot.it/2012/03/i-partigiani-russi-del-btg-stalin-sulle.html ). 




PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI

Sabato 17 Maggio
ore 20.30 Auditorium Comunale di Casiacco 
(Vito d’Asio)

In omaggio alla memoria di Danijl Avdeev
il Prof. Alberto Buvoli presenterà la monografia
“Comandante Daniel, un ufficiale russo
nella Resistenza friulana”

Nel corso dell’evento sarà proiettato
il film di Marco Rossitti
“Carnia 1944, un’estate di libertà”

Domenica 18 maggio: 

Ore 15.15 - Clauzetto (Pn)
Raduno sul sagrato della Chiesa di San Giacomo,
adiacente alla tomba di Danijl Avdeev

Ore 15.30
Inizio della cerimonia
coordinata dal Dr. Jurij Cozianin
(Associazione Partigiani Osoppo - Friuli)

• Onori militari a Danijl Avdeev, in presenza del
Picchetto d’onore e della Fanfara della Brigata
Alpina“Julia”

• Deposizione delle corone d’alloro da parte delle
Autorità e delle Associazioni Partigiane

• Omaggio della comunità russa residente in Friuli,
con piantumazione di una betulla commemorativa

• Saluto del Sindaco di Clauzetto
Flavio Del Missier

• Intervento del Rappresentante delle Autorità
Diplomatiche della Federazione Russa in Italia

• Intervento del Presidente della Regione
Debora Serracchiani

• Orazione ufficiale del Prof. Giuseppe Mariuz
(Presidente A.N.P.I. Provinciale di Pordenone

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Motivazione ufficiale
del conferimento a Danijl Avdeev (1917-1944)
della “Medaglia d’Oro al Valor Militare”
“alla memoria”

“Ufficiale della cavalleria sovietica, si sottraeva 
alla deportazione nazista ed attraverso la 
Svizzera, guidando un gruppo di connazionali, 
dopo dura ed arditissima marcia, giungeva nelle 
Prealpi Carniche in Friuli. Qui riuniva in un 
reparto unico tutti i cittadini sovietici sfuggiti alla 
prigionia nazista e si metteva agli ordini del 
Comando Garibaldi del Friuli, operando con 
coraggio e sagacia contro il comune nemico. 
Nel Novembre del 1944, durante la violenta 
offensiva nazista lungo le valli dell’Alto 
Tagliamento e dell’Arzino, Danijl Varfolomeevič 
Avdeev, con alcuni partigiani, nel tentativo di far 
saltare la strada da dove irrompeva il nemico, 
venne sopraffatto da ingenti forze naziste e dopo 
strenua ed eroica difesa che permetteva lo 
sganciamento dei partigiani italiani, cadde in un 
sublime atto di eroismo donando la sua giovane 
vita alla causa della Liberazione d’Italia.” 


giovedì 13 dicembre 2012

Commemorazione dei dieci fucilati di Tramonti


Il COMUNE DI TRAMONTI DI SOTTO con il patrocinio dell’Istituto Provinciale per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea di Pordenone e DELL’A.N.P.I. Provinciale di Pordenone organizza la  cerimonia di commemorazione
“10 dicembre 1944”, I DIECI FUCILATI DI TRAMONTI DI SOTTO

per domenica 16 dicembre 2012 alle ore 12.00 con la deposizione di una  corona presso il cimitero di Tramonti di Sotto. Parteciperà alla cerimonia anche il "Coro Popolare della Resistenza".
I fatti: 
Il 10 dicembre, tardo pomeriggio,del 1944 vengono portati al piccolo cimitero di Tramonti di Sotto alcuni partigiani catturati a Palcoda il giorno precedente. Alcuni di loro non hanno voluto lasciare solo il loro comandante “Battisti”. Oltre a loro, partigiani garibaldini, ci sono anche qualche partigiano osovano e qualche civile.

Cadono nelle mani dei fascisti del battaglione “Valanga” della X Mas.
Vengono rinchiusi nei locali della macelleria il 9 dicembre.
Vengono interrogati uno alla volta, nei locali del municipio, sempre in Piazza S.Croce.
Lungo il muro esterno del cimitero vengono fucilati uno alla volta, a cinque minuti di distanza uno dall’altro, dagli stessi fascisti.
I dieci fucilati sono:
SCLAVI CARLO “CHICO” 19-11-17 di Casteggio (pv) garibaldino
CECCONI ADALGERIO “MOSCHETTI” 16-11-23 di Colloredo di Montalbano garibaldino
MININ GINO “CARNERA” 24-9-25 di Tramonti di Sotto garibaldino
VILLANI SALVATORE “COSSU” 6-12-14 di Santa Teresa Di Gallura (CA) osovano
DE FILIPPO GINO “NERONE” 20-12-26 di Claut garibaldino
COMINOTTO OTTAVIO “ROMEO” 29-6-20 di Valeriano garibaldino
MOCCIA COSIMO “ALDO” 1-1-22 di Manduria osovano
RIGO OSVALDO “DAVIDE” 13-7-26 di Pontebba garibaldino
FLAMINI VITTORIO “FRACASSA”21-1-19 di Assisi garibaldino
RONDINI ULDERICO “ROMANO” 6-7-24 di Roma osovano
Per la Valle del Lago, in particolare, va ricordata la figura di Carlo Sclavi (Chico o Chicco), che fu comandante del Battaglione Sozzi che, nell'estate del 1944, prese stanza presso la latteria di Alesso. Fu tra i principali protagonisti della resistenza all'offensiva nazifascista dell'ottobre 1944, combattendo tra la Valle del Lago e la Valle dell'Arzino, per finire poi catturato e fucilato a Tramonti.

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