Caro presidente Napolitano…
Caro Presidente,
abbiamo appreso con piacere della Sua prossima visita in Friuli, dove renderà omaggio ai partigiani della Osoppo barbaramente trucidati presso la malga Porzus da una banda impropriamente definitasi “resistenziale”.
Ci lasci tuttavia esprimere la nostra amarezza per non aver inserito nel programma la visita ad Ampezzo, capitale della Zona Libera della Carnia nel 1944. Se Porzus rappresenta in qualche modo la lotta “fratricida” tra le componenti della Resistenza, la Carnia è l’emblema dell’unità tra le forze resistenziali e della popolazione. Non si tratta di una “compensazione” , ma di mantenere un impegno disatteso negli anni passati: l’abbiamo atteso inutilmente già nel 2010 e nel 2011, laddove sono state sempre privilegiate le città e i capoluoghi di varie parti d’Italia. La montagna e le zone periferiche non sono mai state oggetto di quella dovuta attenzione da parte delle istituzioni nate proprio dalla lotta della Resistenza.
Sappiamo che è prevista, nel corso della Sua visita, la proiezione del film sulla Repubblica libera della Carnia a Udine e ciò è indubbiamente positivo, ma i carnici avrebbero desiderato che almeno un Presidente della Repubblica italiana in questi 67 anni si fosse degnato di rendere omaggio in Carnia a quanti in condizioni tragiche si sono spesi per restituire dignità e libertà alle popolazioni della montagna e all’Italia. Gli eventi altrettanto tragici del terremoto e la Mostra d’arte sacra a Illegio meritano indubbiamente un Suo saluto, ma come non tener conto anche delle attese della Carnia? In Carnia, giova ricordarlo, si realizzò per la prima volta nel pieno della guerra il modello della Repubblica democratica gestita non da militari in armi, bensì dalla popolazione civile, che in libere elezioni a cui parteciparono anche le donne, elesse i propri rappresentanti, insieme ai rappresentanti dei partiti democratici e ai rappresentanti dei giovani, donne, operai
e contadini.
abbiamo appreso con piacere della Sua prossima visita in Friuli, dove renderà omaggio ai partigiani della Osoppo barbaramente trucidati presso la malga Porzus da una banda impropriamente definitasi “resistenziale”.
Ci lasci tuttavia esprimere la nostra amarezza per non aver inserito nel programma la visita ad Ampezzo, capitale della Zona Libera della Carnia nel 1944. Se Porzus rappresenta in qualche modo la lotta “fratricida” tra le componenti della Resistenza, la Carnia è l’emblema dell’unità tra le forze resistenziali e della popolazione. Non si tratta di una “compensazione” , ma di mantenere un impegno disatteso negli anni passati: l’abbiamo atteso inutilmente già nel 2010 e nel 2011, laddove sono state sempre privilegiate le città e i capoluoghi di varie parti d’Italia. La montagna e le zone periferiche non sono mai state oggetto di quella dovuta attenzione da parte delle istituzioni nate proprio dalla lotta della Resistenza.
Sappiamo che è prevista, nel corso della Sua visita, la proiezione del film sulla Repubblica libera della Carnia a Udine e ciò è indubbiamente positivo, ma i carnici avrebbero desiderato che almeno un Presidente della Repubblica italiana in questi 67 anni si fosse degnato di rendere omaggio in Carnia a quanti in condizioni tragiche si sono spesi per restituire dignità e libertà alle popolazioni della montagna e all’Italia. Gli eventi altrettanto tragici del terremoto e la Mostra d’arte sacra a Illegio meritano indubbiamente un Suo saluto, ma come non tener conto anche delle attese della Carnia? In Carnia, giova ricordarlo, si realizzò per la prima volta nel pieno della guerra il modello della Repubblica democratica gestita non da militari in armi, bensì dalla popolazione civile, che in libere elezioni a cui parteciparono anche le donne, elesse i propri rappresentanti, insieme ai rappresentanti dei partiti democratici e ai rappresentanti dei giovani, donne, operai
e contadini.
La salutiamo con deferenza
Romano Marchetti “Da monte” – classe 1913, componente della Giunta provvisoria di Governo della Zona Libera della Carnia come “garante” delle formazioni Osoppo insieme a Andrea Lizzero per la “Garibaldi”
Pasquale D’Avolio, Presidente sezione A.N.P.I. Tolmezzo
dal sito carnia.la: http://carnia.la/2012/04/28/caro-presidente-napolitano/