Sabato 26 gennaio, festa a Tolmezzo per i 100 anni di Romano Marchetti (l'indimenticato "Cino da Monte" della resistenza carnica).
Venerdì 1° febbraio, alle 18, al Museo Gortani, avrà invece luogo la presentazione di un libro dedicato a lui e a tante figure di partigiani carnici.
Romano Marchetti. Da Majaso al Golico, dalla Resistenza a Savona.
Una vita in viaggio nel '900 italiano
Questo libro ripercorre la vita di Romano Marchetti, carnico come egli si è sempre sentito, dottore in agraria, specializzato in agricoltura tropicale, mazziniano, repubblicano e socialista, partigiano osovano, esperto in zootecnia, sostenitore assiduo del circondario montano, nato nel lontano 1913. Questa è la storia di un bimbo che da un mondo fatto di giochi infantili, ramarri, cinciallegre, ghiri, parenti e padrini precipita in un mondo fatto di prevaricazione e soprusi, di ordini, ingiustizie, sogni infranti. La storia di Romano Marchetti inizia nel piccolo paese di Maiaso, in Carnia, e continua, attraverso la metamorfosi giovanile, fino alla crescita, in lui, di una coscienza antifascista ed allo sviluppo di un pensiero libero. Ufficiale degli alpini sul Golico, è, poi, uno dei primi organizzatori della resistenza osovana in Carnia, si scontra con le difficoltà del dopoguerra, sostiene Unità Popolare, intesse rapporti anche epistolari con noti socialisti ed azionisti, e viene catapultato a Savona, per avere in qualche modo disturbato la Democrazia Cristiana. Vive la sua esperienza lavorativa presso vari Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura, conosce la marca trevigiana, si ricongiunge, infine, alla sua sposa ed ai figli. Costantemente preoccupato di guadagnar due soldi per mantenere la famiglia, vive la sua vita in un succedersi incessante di fatti internazionali, nazionali e locali, che segue con partecipazione. Interessanti appaiono le sue proposte per sviluppare l’agricoltura, la frutticoltura, l’allevamento. Il libro, curato in modo analitico da Laura Matelda Puppini, è corredato pure dalla storia del battaglione Carnia della Osoppo e del suo comandante Barba Livio, da quella della distruzione della torre Picotta da parte dei tedeschi, da schede analitiche su singole figure di partigiani sempre di Laura Matelda Puppini.
Uno spazio per documentarsi e confrontarsi sulle vicende della seconda guerra mondiale in Friuli, in particolare nella zona del Gemonese
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